Corso di sumi-e Verbania

Un corso di sumi-e che si rispetti non ha come obiettivo il semplice apprendimento meccanico di una tecnica pittorica. L’abbandono totale alle proprie sensazioni diventa un prerequisito indispensabile nel momento in cui ci si approccia per la prima volta alla secolare tecnica della pittura Zen.
Sembra quasi impossibile, in questi tempi frenetici, anche solo immaginare la possibilità di fermarsi, svuotare la mente e dedicare qualche ora di tempo a noi stessi e alla lieve traccia nera lasciata dal pennello sul bianco deserto del foglio.

Ma niente paura: per questo esiste il corso di sumi-e organizzato per voi da Associazione Yamato, Associazione Sherazade e Biblioteca di Verbania, e per questo esiste Shozo Koike, il maestro che vi guiderà alla scoperta del meraviglioso mondo della pittura giapponese.

Sumi-e: che cos’è?

Probabilmente se siete atterrati su questa pagina conoscete già la risposta a questa domanda, quindi saremo brevi.
Il termine giapponese “Sumi” significa inchiostro nero, mentre “e” significa “pittura”.
Si tratta di una tecnica pittorica che si basa sull’utilizzo di inchiostro nero in gradazione diverse tra loro, ottenute diluendo il colore iniziale con quantità variabili di acqua.
Ovviamente, il sumi-e è molto, molto più di questo.
Giunta in Giappone dalla Cina a metà del XIV secolo, questa tecnica artistica ha avuto uno sviluppo inarrestabile, imponendo in poco tempo sia una variazione dei soggetti (con l’introduzione delle quattro tematiche tipiche della pittura cinese, ovvero paesaggi, ritratti, uccelli e animali, fiori e piante), sia un uso innovativo dei colori, con l’imposizione della tinta monocroma sulle coloratissime pitture del IX e X secolo.
Questo tipo di pittura tradizionale giapponese è diversa dalla pittura come noi comunemente la intendiamo.
Essa si basa sul cuore antico dello Zen, sull’aspirazione di esprimere l’inesprimibile e comunicare l’incomunicabile: in questo senso il bianco della pagina diviene simbolo dell’intero universo; mentre il nero dell’inchiostro rappresenta le forme che in esso appaiono e scompaiono senza sosta.

L’obiettivo del nostro corso di sumi-e

Il nostro corso di sumi-e si propone di fornire agli interessati tutti gli strumenti e i mezzi necessari per iniziare a dipingere utilizzando questa antica tecnica.
Dalla diluizione dell’inchiostro alla preparazione delle gradazioni, per finire con la creazione di un’immagine, un percorso dentro il mondo e la cultura del Sol Levante.
Non è necessario avere conoscenze pittoriche, perché si potrà sperimentare una tecnica diversa, per tutti sarà la prima volta. Gli incontri sono pensati per chi comincia e anche per già conosce la tecnica e sperimenterà soggetti più complessi.

Il nostro corso: l’insegnante

Shozo  Koike è nato a Okaya (Nagano) in Giappone, e vive in Italia da più di vent’anni. Incontra per la prima volta l’arte da bambino, conoscendo i grandi maestri dell’impressionismo su alcuni libri presi in prestito in biblioteca e inizia a dipingere nei momenti liberi dallo studio.
A Tokyo frequenta poi l’Accademia di Belle Arti Taiheiyo, approfondendo la sua conoscenza dell’arte occidentale e collabora con Lemon Gasui, il più famoso negozio di belle arti della capitale.
Trasferitosi a Firenze, si diploma all’Istituto per il restauro di Palazzo Spinelli e inizia la sua carriera come restauratore, frequentando al contempo il corso di disegno dell’Accademia di Belle Arti.
Dal 2010 si trasferisce a Casale Monferrato, dove continua a dipingere e a insegnare la pittura tradizionale giapponese sumi-e.

Corso di sumi-e a Verbania: info e prenotazioni

Per maggiori informazioni sui corsi attualmente attivi visitate la pagina corsi della Biblioteca di Verbania.

Non fatevi scappare le altre proposte che abbiamo in programma per voi!

Vi aspettiamo!

Vuoi saperne di più?  Scopri la selezione di titoli pensati per te! Disponibili presso le biblioteche del Sistema Bibliotecario del VCO o su MLOL.

Il maestro giapponese Shozo Koike svela tutti i segreti del sumie e insegna a dipingere, passaggio per passaggio, 18 soggetti tradizionali (corredati di foto e video). "Non si dipinge per dimostrare lo propria bravura, ma per esprimere sé stessi".

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